Il Convivio Anno XI n. 3 Luglio - Settembre 2010 n. 42
Vincenzo Turba, Pensieri inquieti, romanzo, 2009
Angosciante, filosofica, scientifica, religiosa, agnostica,
estatica, comunque e sempre al centro del nostro vivere c’è
stata e c’è la ricerca - o la negazione - dell’Assoluto,
dell’Ente supremo, del Principio di ogni cosa, ma giammai
così leggera, quasi un sibilo di ali e rassicurante, come quella
di Vincenzo Turba. La ricerca della verità e della sua
esistenza,
da parte del Nostro, si snoda lungo un viaggio nel
cosmo, dentro una temporalità di milioni di anni luce,
attraverso
un racconto giallo-rosa dalle sfumature del cielo. La
personale certezza dell’autore - empirica, emozionale ma
autentica – si contrappone ai dogmi della nostra fede, ma
non vi è collisione tra esse, né accesa dialettica, poiché, alla
fine, scherzosamente, gioiosamente, amorevolmente, le due
tesi coincidono, e il confine che le divide sta semplicemente
nella diversità dei nomi. Per il Turba la valenza maggiore
spetta al pensiero, trasparente, velocissimo, curioso, quasi un
Ulisse alla scoperta del mistero oltre le colonne d’Ercole, per
la religione di Gesù all’anima, anch’essa con possibilità di
comunicazione col pensiero altrui, che risiede, però, nascosto
in assurde profondità cosmiche. Ed è il pensiero, infatti,
che si avvia alla ricerca di chi ci governa, l’Armonia, a
capofitto
dentro una gustosissima e dolcissima avventura;
l’anima di Simone, inviata da Gesù, si affianca ad esso (ma
fa fatica, perché più pesante, a percorrere il tempo e lo
spazio)
ed insieme raggiungono il punto in cui la luce è per il
primo Armonia, per il secondo Dio nostro Onnipotente, anche
se unica ne è la fonte.
– Mi avete permesso (è l’anima di Simone che parla rivolta
ai tre pensieri che lo accompagnano) seguendo le vostre
sagge orme, di farmi addentrare l’anima nelle zone più
misteriose dell’Universo ed alla fine quale fantastica visione
mi sono trovato davanti al pensiero, grazie a voi? L’Onnipotente!
Ed il suo regno! Vi chiedo ora, di grazia: prima di
abbracciarvi e poi di far conoscere a Gesù la lieta novella. –
Tania (il pensiero madre) ed i figli tanto si commossero per i
sinceri ed affettuosi pensieri dell’Apostolo, che presero loro
l’iniziativa di abbracciarlo affettuosamente. Aggiunsero poi:
Certo Simone: tu
hai avuto la visione della Suprema Armonia
e noi quella dell’Onnipresente!
Come avrai compreso i
nostri spiriti si
sono amorevolmente incrociati!...
Il Turba (la sua certezza è adamantina, deve solo dimostrare
agli altri quello in cui lui crede) ci pone dinanzi uno
spettacolo meraviglioso, (l’inferno probabilmente non esiste)
in cui a trionfare, abbracciando ogni cosa e tutti, anche le
nefandezze,
è l’amore, espressione suprema dell’Armonia: Ma
l’amore,
misteriosa forza che tiene assieme materia, spirito,
mondi ed esseri,
riconduce ogni pensiero alla stessa visione
e quindi non vi è
nulla che possa dividere il credente dal miscredente
e dallo stesso
malvagio, che è destinato anch’esso
a ritornare, prima
o poi, nell’alveo dell’Armonia. Supremo
equilibrio, che non può essere turbato da nessuno, pena il
suo annientamento: E tante volte lo rividero col pensiero
quel mondo. Ma una volta, nonostante che il loro pensiero
fosse particolarmente acuto, non lo trovarono più: Che fosse
andato a finire in
un’altra parte dell’Universo? Che fosse
stato messo in
quarantena dalla Suprema Armonia?
Con nostalgia ed un certo dolore, compresero che un
corpo celeste non può turbare troppo a lungo l’Armonia
dell’Universo. Ci si sente attraversati da un’ansia di bene, da
una divertita fantasia nel leggere la narrazione dello scrittore
che delicatamente, amorevolmente, attraverso una sintassi
anch’essa leggera e giocosa ci immerge tra le avventure cosmiche
in attesa che qualcosa, prima o poi, ci illuminerà e
cullerà, quasi una nenia celeste. È risposta univoca, quella
del Nostro, assente da contaminazioni filosofiche, religiose o
cosmologiche, l’avventura della mente, anzi, di ciò che di lei
in eterno resterà, il pensiero, serenamente intrappolato
nell’Armonia suprema che tutto governa.
Felicia Ferlito