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venerdì 29 maggio 2015

Daniela Elena Luca autore del mese

Per l'iniziativa un autore al mese, incontriamo Daniela Elena Luca.
Prima di iniziare l'intervista volevo ringraziare Daniela per la sua attività costante e precise nel gestire la pagina facebook, della nostra casa editrice.  Daniela è stata una dei nostri primissimi autori che ha creduto al progetto editoriale che stavamo mettendo in piedi. A lei il nostro grazie per la sua passione e per la sua dedizione.
 
Con Edizioni Alef Daniela ha pubblicato quattro raccolte di poesie, d'amore e per bambini e un libro di indovinelli.
 
Raccontaci qualcosa di te e sulla tua passione per la scrittura.
Di me? Cosa potrei dire? Sono una persona semplice, sorridente, solare…mi piace andare in bicicletta e mi piace scrivere. Il primo libro, narrativa, che ho pubblicato è stato nel 2013, poi ho provato di scrivere semplici poesie d’amore e le poesie per i bambini , per accompagnarli durante il giorno con tanta dolcezza. Ero al primo anno di liceo quando ho scoperto che sono appassionata di letteratura e ho cominciato a scrivere qualche racconto, all’inizio come compito poi …per rilassarmi…anche nei giorni in cui mi sentivo triste o delusa …se prendevo la penna in mano e cominciavo a scrivere…tutto diventava più chiaro e io più serena.
 
Scrivi poesie, racconti e indovinelli, vorresti scrivere un romanzo?
Ho scritto il mio primo libro, in lingua rumena, un libro di narrativa, dove parlo d’amore, dei più importanti tipi d’amore e dove si trova anche la mia storia d’amore. In futuro…non lo so ancora…non si sa mai…
 
Dove ti piace scrivere i tuoi libri?
Di solito mi metto al sole, sdraiata, guardando la natura, il cielo, il mare…molto rilassante…
Altrimenti…a volte, le idee vengono fuori dopo mezza notte, quando non riesco a prendere sonno.
Dove trovi l’ispirazione quando scrivi un libro?
L’ispirazione…in natura, non ci sono paragoni. Amo il mare, mi piace anche la montagna…il verde, il prato……i fiori……
 
Quando ha scritto il suo primo libro?
Il mio primo libro……l’ho iniziato a scrivere nel 2011 quando sono rimasta incinta ed ero molto felice. Aspettavo il primo figlio era un periodo meraviglioso, molto speciale e con tanto tempo libero a disposizione.
 
Quando di te c’è nei tuoi libri?
Segreto……non si dice, si scopre leggendo ……o può darsi che non si scopra!
 
Trovi difficile scrivere in una lingua che non è la tua?
Dipende di che cosa scrivo, per un libro di poesie in lingua italiana mi sono impegnata 2-3 settimane, invece per il primo libro in lingua rumena –narrativa- ho impiegato un anno….per le poesie trovo, le parole più veloci e più semplice in lingua italiana…..le poesie in lingua rumena…..non lo so, forse né ho scritta un paio…
 
Cosa risponderesti a chi ti dice: Mi piacerebbe scrivere, ma dove lo trovo il tempo?
Il tempo c’è per tutti, sono le priorità che contano…se ami una persona, regali il tuo tempo, quello più prezioso…anche per la scrittura…se diventa la tua priorità…c’è tutto il tempo…se non di giorno…magari qualche ora di notte….
Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
Si, dei libri ci sono…lo sai…ci sono quei periodi quando cerchi qualche risposta alle tue domande e allora arriva nelle tue mani un libro che ha una grande influenza, proprio al momento giusto. A me successo con un libro religioso, cristiano ortodosso, tanto tempo fa. L’autore era un monaco ortodosso…strano…ma a volte trovi certe parole che arrivano dritto al cuore!
Qual è il prossimo passo di Daniela Elena Luca?
Bella domanda! Anche io mi chiedo la stessa cosa!
Penso…vivere ogni giorno senza pensare al giorno dopo! .......Con la speranza che in Italia qualcosa cambi…in meglio certamente!
Per quanto riguarda la scrittura…per il momento mi sono fermata, ma non mi sono fermata per sempre……in questo momento sento di leggere…e non di scrivere…allora…Godiamoci l’estate!!!!
Grazie per il vostro tempo, per l’intervista, e tanti auguri a tutta la squadra di Edizioni Alef! Siete Grandi! Daniela Elena Luca
 
@lorenzofantacuzzi
 
 

lunedì 25 maggio 2015

I classici greci nella libreria di Alef

Ciao amici di Alef,
 
torniamo in libreria con una novità appena pubblicata.
 
Un classico della tragedia greca.  Antigone (Ἀντιγόνη, Antigóne) è una tragedia di Sofocle, rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 442 a.C.
L’opera appartiene al ciclo di drammi tebani ispirati alla drammatica sorte di Edipo, re di Tebe, e dei suoi discendenti. Altre due tragedie di Sofocle, l'Edipo re e l'Edipo a Colono, descrivono gli eventi precedenti, benché siano state scritte anni dopo.

« A proclamarmi questo non fu Zeus, né la compagna degl'Inferi, Dice, fissò mai leggi simili fra gli uomini. Né davo tanta forza ai tuoi decreti, che un mortale potesse trasgredire leggi non scritte, e innate, degli dèi. Non sono d’oggi, non di ieri, vivono sempre, nessuno sa quando comparvero né di dove. »
(Antigone, vv. 450-457)


Il tema di una sepoltura contestata, che nell’”Aiace” trovava spazio solo nella seconda parte della tragedia, diventa l’elemento scatenante dell’azione scenica dell’”Antigone”. La protagonista ha visto i fratelli uccidersi reciprocamente, il primo all’assalto di Tebe, il secondo a difesa della città, su cui regnava. Ora il sovrano della città è diventato Creonte, che ha ordinato che il corpo del traditore rimanga insepolto, ma Antigone non accetta il bando: se Creonte agisce così in nome delle leggi scritte, per impedire che la città cada in preda all’anarchia, Antigone ritiene che le leggi degli dèi e i vincoli del sangue debbano essere salvaguardati ad ogni costo. Tuttavia sarebbe fortemente limitativo interpretare “Antigone”, sulla scia dell’intuizione hegeliana, come un conflitto fra le due forze più profonde operanti nella storia: la famiglia e lo stato, entrambe legittimate a imporre le proprie leggi. Nell’insanabile dualismo fra Antigone e Creonte, la tragedia chiama in causa le alternative intrinseche all’esistenza umana, opposizioni irriducibili che si manifestano in cinque coppie polari: uomo-donna; vecchiaia-giovinezza; società-individuo; vivi-morti; uomini-divinità. Antigone è donna, giovane, si ribella contro una società patriarcale a cui una donna doveva sottostare; ogni sua cura è rivolta al mondo dei morti e alle leggi non scritte che lo governano: la sua norma sono gli dèi. Creonte è maschio, anziano, ritiene che la dimensione dell’uomo sia lo stato: ogni sua decisione è presa in funzione di chi è vivo. Queste strutture fondamentali della vita, ieri come oggi, costituiscono un’esperienza umana che tiene i due protagonisti lontani da un semplice e sterile dibattito ideologico, riversando nel loro antagonismo insanabile la passione e anche la violenza con cui i mortali vivono le inevitabili fratture della loro limitatezza.
 
Vi aspettiamo nella libreria online di alef
 per scaricare i nostri Ebook.
 
 
 
 
@lorenzofantacuzzi